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Russia e Cina rimpiazzano il sistema SWIFT

1 aprile 2022

La Vnsheconombank (VEB) russa e la Banca centrale indiana hanno messo a punto una piattaforma internet per rimpiazzare il sistema di comunicazione interbancaria SWIFT tra le banche dei rispettivi Paesi.
Potrebbe entrare in funzione entro l’11 aprile 2022.
Serguei Lavrov, ministro degli (...)

Perché la Nato dieci anni fa demolì la Libia

di Manlio Dinucci

Roma (Italia) | 17 marzo 2021

Sebbene il Pentagono avesse già avviato la distruzione sistematica delle strutture statali dei Paesi del Medio Oriente Allargato, soltanto l’urgenza finanziaria spiega che sia toccato anche alla Libia, all’epoca alleata di Washington.

Nuova campagna per la legalitá

Brasilia (Brésil) | 22 settembre 2016

Sotto la minaccia di azioni giudiziarie per corruzione, l’opposizione parlamentare brasiliana ha organizzato – con il sostegno degli Stati Uniti – la destituzione della presidente Dilma Roussef. Per metterla in atto, i parlamentari hanno fatto ricorso a una procedura d’impeachment che la (...)

"Notte in piedi", un movimento assurdo

di Thierry Meyssan

Damasco (Siria) | 13 aprile 2016

Il movimento "Notte in piedi" appena creato in Francia, ma anche in Spagna e Germania, ha lo scopo di bloccare il disegno di legge el-Khomri sulla riforma del codice del lavoro e, più in generale, lottare contro il neoliberismo. Thierry Meyssan ne denuncia le chiacchiere vuote e (...)

Il Congresso degli Stati Uniti suo malgrado approva la riforma del FMI

di Ariel Noyola Rodríguez

Città del Messico (Messico) | 3 gennaio 2016

Apparentemente il 2015 segna l’inizio della rivoluzione in seno al FMI. In primo luogo, viene approvata l’inclusione dello yuan nei DSP, il paniere di valute create nel 1969 per integrare le riserve ufficiali dei Paesi membri. E ora, grazie all’approvazione del Congresso, il FMI potrà (...)

Lo yuan sarà la terza valuta più potente nel FMI

di Ariel Noyola Rodríguez

Città del Messico (Messico) | 10 dicembre 2015

Nonostante la forte opposizione del Tesoro degli Stati Uniti, l’FMI ha infine approvato, il 30 novembre, l’inclusione dello yuan nei diritti speciali di prelievo, un paniere di valute creato nel 1969 per completare le riserve ufficiali esistenti dei membri dell’organizzazione multilaterale. (...)

La Troika cerca di strangolare la Grecia con qualsiasi mezzo

di Ariel Noyola Rodríguez

Città del Messico (Messico) | 28 giugno 2015

Il 18 giugno i negoziati tra Grecia e Eurogruppo erano in stallo. La troika insiste sul fatto che il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis presenti un piano di riforma “credibile” ai creditori, in altre parole distruggere i diritti dei lavoratori, sostenere l’austerità e quindi dare massima (...)

Santiago del Cile: centro finanziario dello yuan in America Latina

di Ariel Noyola Rodríguez

Città del Messico (Messico) | 6 giugno 2015

Le relazioni economiche tra Cina e America Latina attraversano crescenti tensioni. Per effetto della deflazione (diminuzione dei prezzi) su scala globale, la regione del Sud America soffre per la concentrazione della maggior parte delle esportazioni di prodotti primari verso la Cina. Tuttavia, (...)

Minacce di sanzioni economiche contro Washington

23 maggio 2014

La Federazione russa dovrebbe annunciare sanzioni economiche contro Washington. Secondo il Viceprimo ministro Dmitrij Rogozin, Mosca potrebbe sospendere la cooperazione sulle navette spaziali e smettere di fornire motori a razzo.
Attualmente, gli astronauti statunitensi che visitano o (...)

Secondo la BRI, il debito dei paesi sviluppati è insolvibile

18 aprile 2010

In uno studio, rivolto ai governatori delle banche centrali, la Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI) mostra che le nazioni sviluppate non potranno mai ripagare i loro debiti.
Dovrebbe raggiungere il 100% nel 2011, in paesi come gli Stati Uniti e la Francia, poi si accumuleranno (...)

Aggiustamento, mutazione o crollo dell’impero ?

di Thierry Meyssan

Beirut (Libano) | 26 novembre 2008

Dall’estate 2006, Thierry Meyssan pronostica il crollo degli Stati Uniti a medio termine seguito dalla loro disgregazione. Questo punto di vista - che ha fatto molto sorridere - trova oggi un inizio di conferma: nulla sembra fermare la crisi finanziaria USA che si trasforma in crisi economica. (...)